domenica 27 aprile 2014

Insufficienza Pancreatica Esocrina: la Terapia

La terapia dell’insufficienza pancreatica esocrina si basa su 3 punti fondamentali:
-somministrazione orale di enzimi pancreatici
-gestione dietetica a lungo termine
-supplementazione con cobalamina
Gli enzimi pancreatici più utilizzati sono gli estratti essiccati di pancreas bovino o suino. L’unico prodotto veterinario registrato (Tryplase) è sotto forma di capsule che devono essere aperte e miscelate accuratamente al cibo. Non è necessaria la preincubazione del cibo con gli enzimi. La dose iniziale è da 3 a 5 capsule (a seconda della taglia del cane) suddivise tra i vari pasti della giornata. Quando il paziente sta recuperando peso e la diarrea è in remissione si può diminuire la dose fino a trovare una dose minima di mantenimento in grado di tenere sotto controllo i sintomi.
Nei casi in cui i pazienti non rispondano alla terapia o se rifiutano di mangiare la polvere mischiata al cibo è possibile usare pancreas crudo bovino, suino o ovino alla dose di 30-90 grammi a pasto. E’ necessario suddividere il pancreas in porzioni e congelarlo in modo tale da conservare a lungo la sua attività enzimatica.
La dieta ideale dovrebbe essere di buona qualità, altamente digeribile e con un basso contenuto di fibre in modo da ridurre la frequenza e il volume delle defecazioni. Per quanto riguarda l’apporto di grassi i pareri sono contrastanti, ma recenti studi hanno dimostrato che nei cani in terapia con enzimi pancreatici la capacità di digerire i grassi non torna a livelli normali quindi la somministrazione di diete povere di grassi può aumentare il rischio di carenze di vitamine e acidi grassi.
La carenza di cobalamina deve sempre essere indagata perché porta ad atrofia dei villi, diminuzione della funzionalità gastrointestinale, diarrea e perdita di peso. Se gli esami del sangue rilevano ipocobalaminemia (valori di cobalamina al di sotto della norma), questa dev'essere corretta somministrando per via parenterale (sottocute) Vit. B12 (cobalamina). Il protocollo prevede una frequenza di una volta a settimana per 6 settimane, poi a settimane alterne per 6 settimane, seguite da un'ulteriore dose dopo un mese e dal controllo dei livelli sierici di cobalamina dopo un altro mese. La dose di vitamina B12 nel cane varia a seconda della taglia da 250 a 1200 ug a iniezione e dev'essere somministrata per via sottocutanea. Se al momento del controllo finale i livelli sierici sono tornati nella norma si può sospendere l’integrazione.
 Nel caso in cui non ci sia risposta alla terapia o la risposta sia inadeguata, bisognerà valutare le patologie concomitanti quali IBD (malattia infiammatoria del piccolo intestino), SIBO (sovracrescita della flora batterica intestinale) o diabete mellito. In quest’ultimo caso sarà necessaria la terapia con insulina.
Il trattamento per la SIBO consiste nella somministrazione di antibiotici quali tilosina o metronidazolo per 4-6 settimane e risulta privo di effetti collaterali.
La risposta a queste opzioni terapeutiche è comunque variabile a seconda del soggetto e circa il 20% dei pazienti non risponde alla terapia per ragioni non ancora chiare.
Proprio a causa di questa variabilità individuale risulta difficile per il clinico emettere una prognosi.
La maggior parte dei cani trattati può comunque avere un’aspettativa di vita normale.
Articolo a cura della Clinica Veterinaria Borgarello.
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