domenica 27 aprile 2014

Cura della Displasia dell’Anca

Parliamo per una volta di Cura della Displasia dell’anca, volendo in questo modo offrire un punto di vista diverso e complementare dell’approccio tipicamente chirurgico di questa patologia.
Quella che vi racconto è la storia di Pavel, un giovane Pastore Tedesco affetto da lassità articolare che risulta essere un possibile candidato per una duplice osteotomia pelvica. Pavel viene sottoposto a un indagine preventiva per la displasia dell’anca e del gomito intorno ai sei mesi di età, da cui risultano gomiti perfetti ma a livello delle anche è presente una forte lassità articolare con un alto indice di distrazione.
Considerando i dati ottenuti dalla visita clinica e dall’indagine radiografica Pavel può essere un candidato per un eventuale intervento correttivo di duplice asteotomia pelvica.
Pavel è un cane super attivo, un continuo saltare e correre. Alla luce dei dati anamnestici e clinici si decide di comune accordo con i proprietari di procedere con un approccio conservativo e di attuare una terapia multimodale in attesa di rivalutare dopo breve periodo un eventuale intervento correttivo di DPO previa ripetizione dell’indagine radiografica.

L'obiettivo è quello di instaurare la miglior terapia per Pavel basata sulla combinazione di multimodale di farmaci, integratori e procedure correttive.
Lo schema terapeutico utilizzato per Pavel si base sull’utilizzo di un mix di procedure mediche e non mediche. Le prime comprendono una scelta di farmaci atti a limitare l’insorgere del processo infiammatorio e degenerativo articolare (vanno selezionati caso per caso). La parte non medica comprende, tra l’altro, il controllo del peso e dell'esercizio fisico, una dieta arricchita in acidi grassi (EPA) e una eventuale fisioterapia riabilitativa.
La scelta di adeguati protocolli per la gestione nel breve periodo in vista di un controllo radiografico a distanza di 40 giorni inizialmente non ha portato a una significativa riduzione della lassità articolare e Pavel è stato candidato per essere sottoposto a un intervento di DPO dopo un ulteriore periodo di terapia.
Fortunatamente per Pavel ad un ulteriore controllo pre-chirurgico della lassità articolare si è avuto un netto miglioramento e abbiamo potuto evitare la seduta chirurgica!
Il caso di Pavel mi porta a fare una considerazione del tutto personale e non supportata da dati scientifici: l’applicazione di rigorosi protocolli conservativi basati su terapie multimodali possono portare, in alcuni casi, a miglioramenti della lassità articolare tali da poter riconsiderare il quadro complessivo del paziente.
Pavel dal suo canto è contento che per ora non è stato sottoposto a chirurgia, continua con la sua terapia multimodale ed è pronto ad affrontare i successivi controlli radiografici. La scelta della migliore terapia, sia conservativa che chirurgica va valutata caso per caso e discussa attentamente con i proprietari: a volte l’una non esclude l’altra e spesso possono agire in modo sinergico.
Se vuoi approfondire l’argomento guarda la mini guida video Displasia dell'anca video.
Articolo a cura della Clinica Veterinaria Borgarello.
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